Correva l’anno 1978, le zeppe erano all’ultimo grido, il cinema ci regalava Grease e Animal House, e in un angolo tecnologico di Chicago stava per nascere qualcosa di rivoluzionario: il primo Bulletin Board System (BBS). Forse oggi ci sembrerà preistoria digitale, ma senza questa piccola meraviglia, forse non avremmo mai avuto social network, forum e… beh, i gattini su YouTube.
BBS: quando Internet era un concetto fumoso
Prima di Facebook, prima di Reddit e molto prima che qualcuno pensasse di twittare ogni momento della propria giornata, c’era il BBS. Nato dall’idea geniale di Ward Christensen e Randy Suess, il primo BBS era una sorta di bacheca digitale dove gli utenti potevano lasciare messaggi, condividere file e chattare – il tutto a una velocità che oggi farebbe piangere anche il modem più scassato.
Ma attenzione: niente Wi-Fi, niente fibra ottica. Se volevi accedere a un BBS, dovevi armarti di un modem rumoroso, un computer grande quanto un frigorifero e tanta, tanta pazienza. Per connetterti, chiamavi un numero telefonico e speravi che la linea non fosse occupata… o che tua madre non decidesse di usare il telefono proprio in quel momento per chiamare la zia.
L’inizio di un’epoca geek
Immaginate un mondo in cui ogni discussione avesse un proprio spazio virtuale, dove la gente si radunava per parlare di programmazione, giochi, teoria del complotto e film di fantascienza. Ah, sì… è esattamente come oggi, solo con meno emoji e GIF animate. Ma nei BBS si formavano vere e proprie comunità, fatte di persone che scrivevano lunghi messaggi testuali, spesso in codice geek incomprensibile per i non addetti ai lavori.
E i download? Oh, che gioia! Un file di pochi KB poteva impiegare minuti, se non ore, per scaricarsi. E guai a scollegarsi per errore, perché si doveva ricominciare da capo. Un’epoca d’oro per la pazienza e la resistenza nervosa.
L’eredità del BBS: più vivo di quanto pensiamo
Anche se oggi i BBS sono stati soppiantati da piattaforme più moderne, non sono completamente spariti. Gli appassionati li mantengono in vita, un po’ per nostalgia e un po’ per ricordare a tutti che sì, una volta Internet era un posto più piccolo, più lento, ma incredibilmente affascinante.
Oggi viviamo nell’epoca della connessione istantanea, dello streaming e delle notifiche continue, ma è sempre bene ricordare che tutto è iniziato con due tizi in un garage di Chicago, un computer e un’idea brillante.
Quindi, la prossima volta che vi lamentate perché il Wi-Fi è lento, ricordate: una volta, per mandare un messaggio, bisognava pregare che la linea non cadesse. Altro che buffering!
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