Cavalieri in armatura, croci rosse sul petto, battaglie in Terra Santa, tesori nascosti e antichi segreti. Se pensi che questa sia la trama di un romanzo d’avventura, ti sbagli solo in parte: è la storia – o meglio, la leggenda – dei Cavalieri Templari, uno degli ordini più affascinanti e controversi del Medioevo.
Ma chi erano davvero i Templari? E perché, ancora oggi, se ne parla con tanto mistero?
Dalle Crociate al potere
L’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo – più noti come Templari – nasce intorno al 1119, nel pieno delle Crociate. Il loro scopo iniziale era chiaro e, tutto sommato, “modesto”: proteggere i pellegrini cristiani diretti a Gerusalemme. In pochi decenni, però, questi monaci-guerrieri si trasformano in una vera e propria potenza politico-militare ed economica.
Con il sostegno di San Bernardo di Chiaravalle, i Templari ottengono nel 1129 il riconoscimento ufficiale della Chiesa. Ma non erano solo uomini di spada: gestivano terre, costruivano fortificazioni e, udite udite, inventarono un primitivo sistema bancario internazionale. Sì, esatto: i Templari erano i banchieri dell’Europa medievale!
La caduta: intrighi e roghi
Ma come spesso accade con chi ha troppo potere, la fortuna gira. Nel 1307, il re di Francia Filippo IV il Bello, schiacciato dai debiti verso l’Ordine, decide di giocare sporco. Con la complicità (o la debolezza) di papa Clemente V, ordina l’arresto di tutti i Templari francesi.
L’accusa? Eresia, idolatria, riti segreti… accuse infamanti, probabilmente false, ma sufficienti per mandare in fumo – letteralmente – l’intero Ordine. Il Gran Maestro Jacques de Molay viene bruciato vivo nel 1314. Si dice che, sul rogo, abbia lanciato una maledizione su papa e re. E in effetti moriranno entrambi entro l’anno.
Coincidenze? Chi lo sa…
Tra storia e leggenda
Da quel momento in poi, i Templari escono dalla storia ufficiale per entrare nel mito. Alcuni sostengono che custodissero il Santo Graal, altri che nascondessero enormi tesori mai ritrovati. C’è chi li vede dietro la massoneria, chi nel mistero della Sindone di Torino, chi li immagina scampati alla persecuzione e rifugiati in Scozia o in America (!) secoli prima di Colombo.
Certo è che il vuoto lasciato dalla loro scomparsa è stato riempito da secoli di narrazioni affascinanti. E il cinema, i romanzi (Dan Brown, anyone?) e le serie TV hanno fatto il resto.
Cosa ne pensa la storia “seria”?
Gli storici moderni cercano di tenere i piedi per terra. La maggior parte delle leggende nate intorno ai Templari – dalla custodia del Graal all’appartenenza a società segrete – non ha basi documentate. Ma ciò non toglie che la loro storia sia davvero straordinaria: un mix di idealismo, potere, fede, guerra, economia e tragedia.
E forse proprio in questa ambiguità – tra realtà e mito – sta il fascino eterno dei Templari.
Perché ci affascinano ancora oggi?
Perché rappresentano un mondo perduto, in bilico tra fede e violenza, tra rigore morale e segreti proibiti. E perché ci piace pensare che, in qualche luogo remoto, il segreto dei Templari sia ancora nascosto. In attesa che qualcuno, un giorno, lo scopra davvero.
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